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La foto qui a fianco ritrae un
articolo
pubblicato sul
giornale di Gela, nella pagina
dedicata
ai:
Mestieri e Personaggi Gelesi.
Dedicata a mio padre,
per la Sua lunga e stimata attività nel
campo dell'orologeria.
giornalista: G. Viargadaula
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La storia della famiglia orologiera inizia
(siamo tra la fine del 1800 inizi del 1900) con il Signor
Calogero un uomo di bassa statura tutto d'un pezzo ma di
ingegno innato (come si dice il vino buono sta nella botte
piccola) la sua mente era cosi aperta, che non solo si
dedicava alla riparazione degli orologi dell'epoca (orologi
da taschino le cosi dette cipolle con innumerevoli
complicazioni, orologi da torre e da campanile, pendole e
regolatori) ma addirittura aggiustava ed accordava
pianoforti e strumenti musicali. Di mio bisnonno non ho
ricordi, anche se ero già nato da qualche anno prima che lui
morisse, ma da quel che sono riuscito a sapere, era molto
severo con i figli, tra questi un solo maschio il
primogenito mio nonno Michelangelo a cui insegnò sin da
bambino il mestiere, ma non si limitò ad insegnarlo solo al
figlio ma anche ad altre due figlie "Ela e Vittorina". Con
le figlie si trasferì a Vittoria (RG) (30 Km da Gela), dove
esercitò per moltissimi anni collaborato dalle stesse,
lasciandogli poi l'eredità del laboratorio. Ancora oggi
molti anziani ricordano le sorelle orologiaio visto che per
quell'epoca (siamo tra gli anni 1940/50) non si pensava
all'orologiaio come un mestiere da donna (tutte le signorine
andavano a scuola di ricamo e cucito). Andiamo ora a mio
nonno Michelangelo uomo di statura molto alta e di indubbia
cultura arrivò alle scuole alte come si diceva a quei tempi.
A avuto il pregio di unire la passione dell'Orologeria
con la passione per il teatro ed anche la cultura dei
servizi per gli artigiani, che come Lui incontravano
problemi con la burocrazia di quei tempi. Infatti fu insieme
con altri Artigiani il fondatore dell'Associazione Artigiana
Don Luigi Sturzo , con la carica di segretario. Nel campo
dell'orologeria fece valere la sua professionalità
frequentando corsi e lavorando pure per un certo periodo
alla Veglia casa molto importante per quell'epoca nel campo
delle sveglie e regolatori. Esercitò il mestiere anche in
vecchiaia con il risultato che diventò cieco prima in un
occhio e poi testardo com'era nel volere lavorare anche
nell'altro, morì cieco. Mio nonno Michelangelo ebbe due
figli mio padre Calogero o mio zio Vittorio, a tutti e due
insegnò il mestiere, ma mio zio non visse a lungo morì
all'età di quarant'anni. Mio Padre Calogero nasce nel 1924,
aiuta mio nonno sin da bambino incomincia ad esercitare il
mestiere come orologiaio rifinito già in giovane età si
sposa a 19 anni e inizia ad esercitare la sua
professionalità in una gioielleria molto importante, dove
venivano venduti come concessionaria esclusiva orologi
Omega, Tissot etc. In quella sede gli rimase per cinque anni
dopo di ché volle aprirsi un laboratorio per conto proprio
siamo nel settembre del 1960 e da quel giorno il laboratorio
e sempre li, sito nel corso Vittorio Emanuele al n. 330.(*)
Mio padre nel suo campo era un orologiaio che rifiutava
l'orologeria giapponese, infatti non mise mai nelle mani un
orologio fabbricato in Oriente, perché secondo lui
l'orologio nasce in Europa e trova la sua migliore
collocazione in Svizzera. Lui si definiva (non è più con noi
da Giugno del 2005),orologiaio con la O Maiuscola in quanto
ha iniziato ad esercitare la professione in un epoca dove
era difficile reperire alcuni ricambi e attrezzature anche
per questioni economiche quindi molti pezzi quando non si
riusciva a reperire venivano fatti o modificati a mano. Ha
esercitato la professione fino al marzo del 90, mese in cui
andò in pensione. Da quel giorno ha prendere le retini del
Laboratorio e il figlio Roberto ovvero chi vi sta narrando
che già collaborava con il padre dal 1982. Negli anni il
Laboratorio ha avuto delle ristrutturazioni, si e aggiornato
come strumentazioni e attrezzature anche il sottoscritto ha
seguito numerosi corsi di aggiornamento tra i quali alcuni
direttamente in Svizzera al Centro Formazione Tecnica ETA SA
Fabrique d'Ebauche di Grenchen, ottenendo certificati di
partecipazione ai corsi su tutti i movimenti di produzione
ETA Swiss, in quel centro di formazione ho conosciuto
colleghi di altre città scambiandoci opinioni e cortesie. Il
Laboratorio e in via di evoluzione in quanto sempre più
Marche di orologeria sfornano modelli a tutto spiano e si
cerca di andare alla ricerca di fornitori sempre più forniti
e aggiornati, di tutte la parti interne ed esterne
all'orologio. Ritornando alla storia della famiglia posso
dire che siamo quattro fratelli di cui il maggiore
Michelangelo mi aiuta al laboratorio (**),
il secondo Rocco si trova negli Stati Uniti, di professione
non fa l'orologiaio, (anche se, ad onore del vero è
bravissimo), ma avendo una posizione molto importante in una
multinazionale preferisce farlo come hobby, il terzo sono Io
e passiamo avanti, l'ultimo dei fratelli è Maurizio, non ha
mai voluto saperne di professione orologiaio, ma essendo un
ragazzo in gamba si è fatto strada nel mondo dei sindacati
raggiungendo una carica importante nella UIL del
petrolchimico di Gela.
Ricerca storica di Roberto Castania
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